I dati rilasciati giovedì dall'agenzia federale statistica tedesca "Destatis" hanno mostrato un incremento degli ordini industriali in Germania per il secondo mese consecutivo a luglio. Tuttavia, questa crescita non sembra sufficiente per invertire le difficoltà della maggiore economia europea.

Secondo l'agenzia, gli ordini sono aumentati del 2,9% rispetto al mese precedente, proseguendo il trend positivo del 4,6% di giugno, anch'esso rivisto al rialzo. Tuttavia, il dettaglio che emerge è che l'incremento di luglio si deve principalmente agli ordini di grandi dimensioni, con un'esplosione dell'86,5% nei comparti di aerei, navi e treni. Escludendo questi ordini eccezionali, le nuove commesse avrebbero registrato una diminuzione dello 0,4%.

Il settore manifatturiero tedesco, decisivo per l'economia, subisce ancora le ripercussioni dell'aumento dei costi energetici dovuti al conflitto russo-ucraino ed all'attenuarsi della domanda esterna. Questi fattori alimentano una contrazione economica che ha attenuato le aspettative di recupero per il 2023.

Gli analisti prevedono che questa situazione persista nei mesi a venire. Jens-Oliver Niklasch, economista presso Lbbw, ha commentato che gli ordini potrebbero rimanere "un'isola solitaria in un mare di dati deboli". Anche il ministero dell'economia tedesco ha espresso timori per il futuro, segnalando una "continua debolezza della domanda estera".

La prognosi per l’economia tedesca rimane incerta, con le previsioni di crescita per il 2023 ora ridotte a solo lo 0,3%. L'istituto economico Ifo ha ulteriormente ridimensionato le aspettative per il 2024, anticipando una stagnazione anziché la precedente stima di crescita dello 0,4%.