Oggi inizia la visita di due giorni del presidente francese Emmanuel Macron in Serbia, con l'obiettivo di rafforzare ulteriormente i legami franco-serbi attraverso una serie di accordi strategici, tra cui spicca la potenziale vendita di 12 aerei caccia Rafale alla Serbia. Questa mossa segnerebbe un significativo potenziamento dell'arsenale bellico serbo ed una notevole espansione della presenza militare francese nella regione balcanica.

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha espresso ottimismo per la conclusione di questo che ha descritto come un "enorme contratto". Durante una recente intervista ha menzionato la possibilità che la Serbia si unisca al cosiddetto "Rafale Club", evidenziando il crescente interesse del Paese per l'avanzata tecnologia militare francese. Precedenti indicazioni suggerivano che Belgrado potrebbe disporre di circa tre miliardi di Euro per tale acquisto.

Oltre alla discussione sui Rafale, si prevede che la visita di Macron faciliti la firma di diversi altri accordi bilaterali, compresi vari memorandum d'intesa. "Ci sono migliaia di argomenti su cui dovremo discutere", ha affermato Vucic, sottolineando l'ampio spettro di cooperazione prevista.

La Francia ha già lasciato il segno in Serbia con progetti significativi quali la ristrutturazione dell'aeroporto "Nikola Tesla" di Belgrado, gestita dalla società francese Vinci, e piani futuri per lo sviluppo della metropolitana di Belgrado e di un moderno impianto di trattamento acque reflue. Questi investimenti sono indicativi dell'intensificarsi delle relazioni economiche ed infrastrutturali tra i due Paesi.