Israele potrebbe avviare un'offensiva nel sud del Libano contro le milizie sciite libanesi di Hezbollah. Si tratta di una rappresaglia dopo l'attacco missilistico avvenuto nel week-end contro il villaggio di Majdal Shams, che ha causato almeno 12 vittime. Il rischio però è che la situazione sfugga di mano e che si inneschi una guerra su scala regionale. Per scongiurare la mossa di Tel Aviv la Turchia ha evocato un suo possibile intervento militare. 

"Come siamo entrati nel Nagorno-Karabakh ed in Libia, potremmo fare lo stesso con" Israele. "Niente è impossibile. Dobbiamo essere forti per fare tali passi", ha dichiarato nelle scorse ore il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, intervistato dall'emittente televisiva turca "Halk". In questo modo Ankara ribadisce il suo sostegno alla causa palestinese con qualsiasi mezzo. 

"Erdogan segue le orme di Saddam Hussein e minaccia di attaccare Israele. Lasciategli solo ricordare cosa è successo lì e come è finita", scrive sui social network il ministro degli esteri israeliano, Israel Katz. Intanto, da Tel Aviv fanno sapere che "i membri del gabinetto politico di sicurezza hanno autorizzato il premier Benjamin Netanyahu ed il ministro della difesa, Yoav Gallant, a decidere le modalità e le tempistiche contro l'organizzazione terroristica di Hezbollah". 

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.