Trovati a 5500 metri di profondità nell'Oceano Pacifico i resti dei due elicotteri Mitsubishi SH-60K della marina militare giapponese che erano entrati in collisione in alto mare durante una esercitazione lo scorso 20 aprile 2024. Lo ha comunicato ufficialmente la Maritime Self-Defense Force (Msdf). L'individuazione è avvenuta dopo tre mesi di continue ricerche in seguito all'incidente in cui persero la vita le otto persone che si trovavano a bordo. 

I due aeromobili sono stati trovati grazie ad un drone subacqueo in grado di effettuare ricerche fino a 6000 metri di profondità. La sonda aveva iniziato le operazioni di ricerca il 15 luglio. La Maritime Self-Defense Force (Msdf), ossia la marina militare nipponica, ha fatto sapere che sta prendendo in considerazione la possibilità di recuperare gli elicotteri dal fondale, come mossa per proseguire le indagini.

Al momento si sa che i due elicotteri sono entrati in collisione mentre effettuavano un'esercitazione antisommergibile di notte. Il sinistro è avvenuto ad est dell'isola di Torishima, circa 600 chilometri a sud di Tokyo, nell'arcipelago di Izu. Secondo il report ufficiale della marina, l'incidente sarebbe stato causato da un errore umano: i due mezzi volavano distanti l'uno dall'altro ma erano diretti verso lo stesso obiettivo, ricevendo istruzioni da terra, fino ad entrare in collisione. 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.