Un attacco con droni armati inviati dall'Ucraina ha colpito e danneggiato una raffineria di petrolio nella città russa di Tuapse, sulla costa del Mar Nero. È il frutto di un raid condotto questa notte dalle forze armate di Kiev con oltre 75 aeromobili a pilotaggio remoto che hanno preso di mira diversi obiettivi situati nelle regioni del territorio russo che confinano con l'Ucraina. 

Lo ha riferito il quotidiano ucraino "Kyiv Independent", che cita come fonte il servizio di intelligence militare di Kiev: i droni avrebbero colpito la raffineria e provocato un incendio nei pressi della base aerea di Morozovsk, nella provincia di Rostov. Intanto, il ministero della difesa russo, guidato da Andrej Rėmovič Belousov, ha reso noto che sarebbero stati abbattuti 75 aeromobili a pilotaggio remoto in diverse regioni del Paese, di cui 47 a Rostov.

Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, è intervenuto nelle ultime ore dopo l'annunciato passo indietro del presidente Joe Biden dalla corsa per la riconferma alla Casa Bianca: Kiev "è grata al presidente Biden per il suo incrollabile sostegno alla lotta per la libertà dell'Ucraina, che, insieme al forte sostegno bipartisan negli Stati Uniti, è stato e continua ad essere fondamentale. Saremo sempre grati alla sua leadership".