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Sindacati su ITA-Lufthansa. Pellecchia (Fit-Cisl): "Ok accordo segnale che aspettavamo da troppo tempo"

"Da condividere strategie, obiettivi e conseguenti ricadute occupazionali"

“Attendevamo un segnale positivo dalla commissione Antitrust Ue che finalmente, dopo mesi di attesa, è arrivato. L’alleanza ITA-Lufthansa può decollare, proiettando, in questo modo, l’industria del trasporto aereo italiana in una nuova dimensione, avendo così tutte le carte in regola per competere nel mercato globale”: è quanto dichiara in una nota il segretario generale Fit-Cisl Salvatore Pellecchia.

“Confidiamo che il nuovo piano industriale confermi ed implementi gli investimenti per consentire l’acquisizione di nuovi aeromobili, l’ampliamento dell’offerta commerciale e, conseguentemente, il consolidamento e l’aumento dei livelli occupazionali attraverso nuove assunzioni attingendo dal bacino di personale attualmente ancora in cassa integrazione. Si tratta –spiega– di poco più di 2200 risorse fra personale di terra, staff, manutenzione, piloti ed assistenti di volo, che aspettano la fase espansiva dell'azienda per rientrare”.

“Una volta finalizzata l’operazione –afferma ancora Pellecchia– attendiamo una immeditata convocazione da parte del ministero delle Infrastrutture e trasporti per definire gli aspetti strategici legati al futuro della compagnia, e da Lufthansa che, oltre agli aspetti strategici, dovrà risolvere le annose fragilità gestionali riscontrate in azienda che abbiamo segnalato sin dalla costituzione della newco, nell’ottobre 2021”.

Continua il segretario generale della Federazione dei trasporti della Cisl: “Allo stesso tempo, l’incremento dei costi previsti per l’acquisto di carburanti sostenibili e le altre misure incluse nel regolamento Ue sul clima, così come concepite, potrebbero generare effetti distorsivi portando ad un aumento dei biglietti e alla perdita di competitività delle compagnie aeree europee rispetto alle compagnie non europee. Il riferimento è al pacchetto ‘Fit for 55 (FF55)’ ed i conseguenti Sustainable Aviation Fuels (Saf) presenti nel progetto ReFuelEu Aviation, che, allo scopo di abbattere le emissioni, impongono dal 2025, l’obbligo di miscelazione dei carburanti (Saf) per tutti i voli in partenza dagli aeroporti dell’Unione europea”.

“Una delle norme previste nel nuovo regolamento Eu Ets comporterebbe, secondo le stime degli esperti, un extra costo medio per singolo biglietto pari a circa 70 Euro, l’ennesimo autogol a favore delle compagnie che non hanno simili obblighi e che per lo stesso tipo di traffico pagherebbero un extra costo medio di soli 15 Euro. É dunque imperativo che i competenti decisori politici mettano in campo le azioni opportune per evitare nocumento alle compagnie aeree europee ed ai passeggeri, al fine di assicurare condizioni di parità e leale concorrenza tra i vettori. In assenza di questi indispensabili quanto urgenti interventi sarebbe forte il rischio che si condanni al fallimento l’intera operazione ITA-Lufthansa. Se la competizione è globale anche le regole devono essere globali” conclude il segretario generale Fit-Cisl.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

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