Bloccati oltre 100 collegamenti aerei e disagi per circa 10.000 passeggeri. Sarebbe questo il bilancio del caos provocato nei giorni scorsi dalla Corea del Nord mediante il lancio di palloni aerostatici carichi di spazzatura verso lo spazio aereo della vicina Corea del Sud. Una rappresaglia, quella di Pyongyang, contro la pioggia di volantini di propaganda anti Kim Jong Un da parte di Seoul. 

Centinaia di passeggeri provenienti da San Francisco, Vancouver e Los Angeles "dovevano atterrare all'aeroporto internazionale di Seoul-Incheon ma sono finiti allo scalo di Cheongju senza sapere cosa stesse succedendo". Questa interruzione è "un'incarnazione del rischio che rappresenta la Corea del Nord", ha affermato il ministero dei trasporti Jeong Jun-ho, sottolineando che le minacce nordcoreane stanno scoraggiando gli investitori. 

L'interruzione del traffico aereo si riferisce in particolare alla giornata del 26 giugno, quando i palloni aerostatici avevano costretto le autorità di Seoul ad imporre uno stop temporaneo ai voli, durati tre ore, bloccando tutti i velivoli in arrivo ed in partenza da Incheon. Almeno 115 aerei commerciali sono stati interessati, fra cui 15 voli a lungo raggio in arrivo dagli Stati Uniti, atterrati in altri scali, con i passeggeri che sono stati poi portati ad Incheon. 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.