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Medio Oriente: ritardata consegna aerei F-15 ad Israele

Nazioni Unite: "Tel Aviv viola sistematicamente leggi di guerra a Gaza"

È rallentata la vendita ad Israele di 50 aerei da guerra F-15 "Eagle" prodotti dal costruttore americano Boeing. La commessa ha ricevuto già il via libera del Congresso degli Stati Uniti. Questa l'accusa lanciata dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu contro l'amministrazione Biden, rea di bloccare le spedizioni di armamenti verso Tel Aviv. Intanto, le Nazioni Unite denunciano Tel Aviv per violazione sistematica delle leggi di guerra.

Un'accusa che troverebbe riscontro in alcune indiscrezioni rilanciate dal quotidiano statunitense "Wall Street Journal". Secondo la testata Washington a maggio 2024 è arrivato il semaforo verde in Congresso, ma non è seguita la notifica formale della vendita. Secca la replica del dipartimento di Stato americano: non esiste alcuna politica per rallentare i trasferimenti di armi a Tel Aviv: "Stiamo valutando tatticamente i tempi. La questione non è se, ma quando".

Intanto, dopo le accuse pubbliche di Netanyahu Washington avrebbe annullato un incontro di alto livello sull'Iran in programma domani, giovedì 20 giugno 2024. Intanto, l'ufficio dell'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) denuncia che nella Striscia di Gaza l'esercito israeliano viola sistematicamente le leggi di guerra, che richiedono di ridurre al minimo le vittime civili durante le ostilità. Ciò testimonierebbe la scollatura fra politica ed apparati militari: analisti raccontano che le forze armate di Tel Aviv non starebbero seguendo gli ordini del governo. 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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