Sindacati preoccupati dal possibile stop alle nozze fra i vettori aerei ITA Airways e Lufthansa. Ieri, martedì 11 giugno 2024, il presidente della compagnia di bandiera italiana, Antonino Turicchi ha provato a rassicurare i rappresentanti dei lavoratori: i rimedi proposti dal Gruppo tedesco e dal ministero dell'Economia e delle finanze (Mef) italiano avrebbero accontentato il commissario europeo per la concorrenza, Margrethe Vestager, quindi "ci siamo quasi". 

"L'incontro è stato abbastanza positivo, lo stato dell'azienda è buono, più 36% in più di ricavi rispetto al 2023. Con questi dati si deve necessariamente ragionare su investimenti, apertura nuove rotte, aumento numero aerei di lungo raggio, nuove assunzioni ed il rinnovo contratto nazionale", spiega Fabrizio Cuscito, segretario nazionale del sindacato Filt-Cgil trasporto aereo. 

In merito alla decisione continuamente rimandata da parte della commissione europea per la concorrenza, il sindacalista Ivan Viglietti, segretario nazionale del sindacato Uiltrasporti, riferisce: "Auspichiamo che l'Unione europea dimostri finalmente buon senso, se così non fosse il Governo italiano dovrà intervenire con forza per individuare altre soluzioni in fretta".

Ciò che più preoccupa i sindacati sono le conseguenze negative di un possibile stop da parte di Bruxelles alla privatizzazione di ITA. Infatti, il piano industriale dell'aerolinea italiana prevede l'aumento del numero di aerei (circa 90 aeromobili, di cui 26 nuovi ingressi nel 2024) e di lavoratori (oggi 5500, di cui 3800 personale navigante) da qui al 2027, anno in cui Lufthansa potrebbe prendere il controllo del 100% della compagnia tricolore.

Va detto che le recenti elezioni nel Vecchio continente non stravolgeranno all'improvviso le istituzioni Ue: tutti i commissari europei, inclusa Vestager, malvista ad alcuni che la ritengono vicina agli interessi di Air France e non di ITA, rimarranno in carica ancora qualche mese, in attesa di conferme o nuove nomine. Pertanto il dossier ITA-Lufthansa non prenderà polvere nei cassetti: a luglio Bruxelles emetterà il suo verdetto sulle nozze, e Turicchi è ottimista.

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.