Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden starebbe valutando il via libera a Kiev per l'utilizzo di missili e di armamenti forniti dalla North Atlantic Treaty Organization (Nato) contro obiettivi situati in territorio e nello spazio aereo russi. Sulla questione invece resta inamovibile l'Italia, che esclude l'utilizzo del suo materiale bellico per colpire basi militari, pezzi di artiglieria ed aeromobili situati nel territorio nazionale di Mosca.

Lo rende noto il quotidiano statunitense "Washington Post", secondo cui sta crescendo la preoccupazione dell'amministrazione americana per la vulnerabilità ucraina sul campo di battaglia. Tuttavia, negli Stati Uniti al momento ci sarebbero posizioni discordanti: sarebbe favorevole il segretario di Stato. Antony Blinken, mentre sarebbe contrario il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan. 

"L'Ucraina si sta preparando per l'ulteriore attività della Russia al fronte e comprende chiaramente quali compiti Putin assegna al suo esercito e per quale scopo". "Risponderemo sicuramente. L'attenzione è rivolta a tutte le direzioni, ed in particolare a Pokrovsky e Kurakhivskyi nella regione di Donetsk, così come Kupyanskyi e altre direzioni nella regione di Kharkiv", ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

Dal canto suo il ministro degli esteri russo, Sergey Lavrov, sostiene che Mosca è aperta al negoziato ma non ad una tregua: "Abbiamo ripetutamente affermato, anche ai massimi livelli, che la Russia resta aperta ai negoziati" di pace sull'Ucraina, ma "non ha senso dare una pausa al nemico, che la userebbe ancora una volta per riorganizzarsi e riarmarsi". 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.