La Russia ha fatto sapere di essere aperta ad un negoziato di pace per mettere fine alla guerra in Ucraina, denunciando le chiusure da parte di Kiev e della North Atlantic Treaty Organization (Nato). Dal canto suo il Governo italiano ha replicato alle accuse del Cremlino, sostenendo che la trattativa per porre fine alle ostilità non può prendere in considerazione soluzioni che prevedono la fine dell'Ucraina come Stato autonomo. 

L'Ucraina e l'Occidente "non sono pronti ad impegnarsi in un dialogo paritario, onesto ed aperto basato sul rispetto reciproco e sulla considerazione degli interessi reciproci". Invece, "Pechino propone passi praticabili e costruttivi" che potrebbero "gettare le basi per un processo politico e diplomatico che tenga conto delle preoccupazioni della Russia in materia di sicurezza e contribuisca al raggiungimento di una pace sostenibile ed a lungo termine", ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, intervistato dall'agenzia di stampa cinese "Xinhua". 

Questo il commento del ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, intervistato a "Radio 24": "Se c'è disponibilità alla trattativa ben venga, deve esserci una possibilità per l'Ucraina di essere libera ed indipendente. Noi siamo per perseguire la pace ma una pace giusta" ma "se ci sono disponibilità da parte della Russia mai dire mai". "La battaglia dell'Ucraina non è persa, l'Occidente continua a sostenere l'Ucraina". 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.