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Giappone ritira legge su difesa informatica

Non verrà presentata nell'attuale sessione che chiuderà a giugno

Il Giappone non presenterà il disegno di legge sulla "difesa informatica attiva". La misura mira ad individuare i segnali di imminenti attacchi informatici mediante l'adozione di misure preventive. L'obiettivo è difendere agenzie governative, centrali elettriche, banche, porti ed aeroporti. Il disegno di legge, promosso dal governo ed a lungo atteso, non verrà sottoposto al voto del parlamento nell'attuale sessione che chiuderà il prossimo 15 giugno 2024. 

Il governo nipponico, guidato dal primo ministro Fumio Kishida, ha ritirato il disegno di legge a causa delle polemiche politiche scoppiate in merito alla presunta incoerenza della nuova norma con la tutela della segretezza delle comunicazioni e con la libertà di informazione garantite dalla costituzione giapponese. Una campagna sostenuta dai principali partiti di opposizione. 

Il disegno di legge prevede la fornitura di sistemi di difesa informatica attivi a tutte le strutture di pubblica sicurezza. L'obiettivo è quello di favorire il monitoraggio delle comunicazioni per prevenire danni derivanti da attacchi informatici: in caso di tentativi di violazione i dispositivi consentono di accedere al server del computer dell'aggressore per neutralizzare la minaccia. 

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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