C'è uno spiraglio di luce nella guerra fra Israele e Hamas. Il gruppo palestinese ha fatto sapere che presto invierà una delegazione in Egitto per proseguire i colloqui che dovrebbero portare ad un accordo sul cessate il fuoco. Intanto, il conflitto sta infiammando il Medio Oriente, ma Tel Aviv avrebbe promesso di rinviare l'operazione militare a Rafah fino alla fine della prossima settimana, giorni in cui Hamas si esprimerà sulla proposta di pace egiziana.

"Per il bene del popolo di Gaza, degli ostaggi e delle loro famiglie in Israele, e per il bene della regione e del mondo, imploro il governo israeliano ed i leader di Hamas di raggiungere un accordo. Senza, temo che la guerra con tutte le sue conseguenze peggiorerà in modo esponenziale", ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antònio Guterres.

Al momento, il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha assicurato al segretario di Stato americano, Antony Blinken, che non accetterà un accordo con Hamas che includa la fine della guerra. Tuttavia Guterres avverte: "Un attacco militare a Rafah ucciderebbe migliaia di civili e costringerebbe centinaia di migliaia a fuggire, avrebbe un impatto devastante sui palestinesi di Gaza, gravi ripercussioni nella Cisgiordania occupata ed in tutta la regione". 

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