Il vettore aereo statunitense United Airlines riceverà un risarcimento dal produttore di aeromobili americano Boeing. Il motivo? I danni finanziari subiti nel primo trimestre 2024 a causa della messa a terra del velivolo B-737 Max 9. Una decisione resa necessaria per effettuare controlli di sicurezza dopo lo scoppio in volo di un portellone (plug door) sul volo AS1282 operato con un Max 9 (marche N704AL) il 5 gennaio 2024 dall'aerolinea statunitense Alaska Airlines. 

Lo ha annunciato nelle scorse ore la compagnia. A gennaio infatti le autorità di regolamentazione statunitensi avevano disposto il blocco operativo degli aerei B-737 Max 9, durato circa tre settimane. Lo scoppio del portellone aveva costretto United Airlines a sospendere l'utilizzo di tutti i suoi 79 velivoli MAX 9 presenti in flotta, con un danno stimato di 200 milioni di dollari.

Ad inizio aprile Boeing aveva pagato circa 160 milioni di dollari alla compagnia Alaska Airlines, come risarcimento per i danni finanziari causati nel primo trimestre. Adesso, secondo un accordo confidenziale reso noto dalla compagnia, il costruttore statunitense fornirà all'aerolinea United Airlines "note di credito" per acquisti futuri. "La nostra considerazione dei clienti si manifesterà nel trimestre", aveva promesso il direttore finanziario di Boeing, Brian West, in una conferenza-stampa a marzo. 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.