Rete aeroporti sardi: "Nessun ostacolo da fusione"
Secondo Agcm privatizzazione tre scali non crea posizione dominante
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), presieduta da Roberto Rustichelli, ha stabilito che la privatizzazione della società di gestione dell'aeroporto "Mario Mameli" di Cagliari-Elmas può procedere. Dunque non sarà avviata alcuna istruttoria contro la Camera di commercio di Cagliari, che intende vendere la sua quota, pari al 94,3% oggi detenuta in Sogaer (Società di gestione aeroporto di Cagliari), al fondo F2i Ligantia.
Il fondo F2i controlla già due dei tre scali sardi: Olbia-Costa Smeralda (gestito tramite Geasar) ed il "Riviera del corallo" di Alghero-Fertilia (Sogeaal). Secondo Agcm, la vendita dello scalo del capoluogo alla stessa F2i "non appare idonea ad ostacolare in misura significativa la concorrenza effettiva nei mercati interessati ed a determinare la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante".
Inoltre, secondo l'antitrust, "in virtù della distinzione tra le catchment area degli aeroporti di Alghero, Olbia e Cagliari, l'operazione non risulta idonea a generare effetti di sovrapposizione orizzontale nel mercato dei servizi relativi alle infrastrutture centralizzate". Il progetto di fusione dei tre scali sardi era stato contrastato dalla Giunta regionale uscente, guidata da Christian Solinas, che ha ricorso al tribunale civile; mentre Confcommercio Sud Sardegna si era rivolta al Tribunale amministrativo regionale (Tar) sardo, con il supporto della Regione.
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