Giappone ammoderna aeroporti e porti per la difesa nazionale
Moderno rafforzamento infrastrutturale per sicurezza Paese
Il governo giapponese ha avviato un progetto di ammodernamento di infrastrutture critiche, prevedendo interventi su 16 sedi, specificamente su alcuni aeroporti e porti, al fine di potenziarne l'utilizzo da parte delle forze di autodifesa (Sdf) e della guardia costiera. Questa decisione, presa all'inizio dell'anno fiscale, risponde all'aumento delle preoccupazioni riguardanti le tensioni con la Cina.
Con un investimento di 37 miliardi di yen, equivalente a circa 230 milioni di Euro, il piano include la modernizzazione di cinque aeroporti ed undici porti, molti dei quali situati vicino alle isole sud-occidentali del Giappone e nelle vicinanze di Taiwan. Le migliorie saranno finalizzate a rendere queste infrastrutture più adeguate per l'accoglienza dei jet da combattimento e degli aerei da trasporto delle Sdf, prevalentemente di produzione americana, oltre che per ospitare navi di grandi dimensioni, tra cui cacciatorpedinieri, negli scali portuali.
Un focus particolare è posto sulla prefettura di Okinawa, dove si trovano sette delle località interessate. Questa area è strategica poiché alberga una grande concentrazione di forze militari statunitensi. In aggiunta, interventi sono previsti anche sull'isola di Kyushu, a sud-ovest del Paese. Le autorità locali, responsabili delle infrastrutture coinvolte, dovranno accordarsi con il governo centrale sulle modalità di utilizzo quotidiano ed in situazioni di emergenza da parte delle Sdf e della guardia costiera.
Nonostante l'opportunità di potenziare l'efficienza logistica e turistica delle aree interessate, esistono preoccupazioni nelle comunità locali riguardo alla possibilità che tali siti diventino obiettivi in scenari di conflitto.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency