Rinnovo aeroportuale: il caso di Catania
Chiamata per un cambiamento: urge professionalità
Pietro Agen, presidente di Confcommercio Catania, ha espresso insoddisfazione per la gestione dell'aeroporto etneo, evidenziando una mancanza di interventi significativi negli ultimi 5-10 anni, ad eccezione del parcheggio, il cui progetto risale a più di un decennio fa. Durante la trasmissione siciliana "Aperinews", il presidente ha sottolineato come, nonostante la limitata azione gestionale, lo scalo siciliano abbia continuato a registrare una crescita costante, tranne che in un anno e durante il periodo del Covid-19.
Il presidente ha criticato la mancanza di iniziative concrete per lo sviluppo dell'aeroporto, facendo notare che, se gestito da professionisti con esperienza, potrebbe raggiungere i 20 milioni di passeggeri. Ha inoltre messo in risalto l'interesse degli advisor internazionali verso lo scalo etneo, ritenuto più attraente di altri aeroporti europei, come quello di Sofia. Questa percezione, secondo lui, riflette non solo il potenziale dell'aeroporto di Catania ma anche l'opportunità di incrementarne il valore e l'efficienza.
Il suo appello finale è stato per una gestione più professionale e meno improvvisata dell'aeroporto, evidenziando la necessità di affidare la gestione a soggetti con esperienza comprovata. Ha proposto una gara con criteri di selezione rigorosi, puntando ad una gestione che potrebbe realmente valorizzare e potenziare lo scalo. Con queste basi, la giunta e l'assemblea dell'aeroporto hanno unanimemente concordato sulla necessità di attrarre candidature di alto profilo, con un'asta iniziale fissata ad un miliardo, per garantire che l'aeroporto di Catania raggiunga il suo pieno potenziale sotto una nuova e più esperta guida.
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