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Europa aumenta importazione di armi

Il report annuale dell'istituto Sipri registra un +94%

Circa ottocento fra aerei ed elicotteri da combattimento: l'Europa raddoppia l'importazione di armamenti. Negli ultimi cinque anni è stato osservato che nei Paesi dei Vecchio Continente, presi nel complesso, il flusso in entrata ha fatto segnare un +94%. È quanto emerge dal rapporto annuale del centro di ricerca Ispri (Stockholm International Peace Research Institute), che ha indagato i flussi commerciali globali nel settore della difesa per il periodo 2019-2023. 

Il record di crescita nelle esportazioni di armamenti, invece, spetta soprattutto all'Italia che fa segnare un +86% nel 2019-2023, seguita dalla Francia che fa registrare un +47%. Roma sale quindi al sesto posto nella classifica mondiale tra i Paesi esportatori: la sua quota di mercato è pari al 4,3% (prima era del 2,2%) e tra i principali clienti ci sono Qatar, Egitto e Kuwait. 

I principali Stati esportatori di armi si confermano essere in ordine Usa, Francia, Russia, Cina e Germania. In linea generale, Washington ha aumentato le esportazioni del 17%, mentre quelle di Mosca segnano un -53% anche a causa delle sanzioni economiche imposte dall'Occidente per via dell'invasione militare russa in Ucraina. 

I Paesi che hanno accresciuto maggiormente l'import sono invece Giappone (+155%) e Filippine (+105%). Infatti, si registra un flusso sempre maggiore di armamenti diretto in Oriente: complessivamente +37% negli ultimi cinque anni. Sono destinati soprattutto a Nazioni dell’Asia e dell’Oceania (India, Pakistan, Giappone, Australia, Corea del Sud, Cina), tanto che l’Indo-Pacifico rimane l’area con il più alto volume di import. 

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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