L’industria del trasporto tedesco si trova ad affrontare nuove sfide in termini di mobilità dopo l’annuncio, da parte dei conducenti di treni, di uno sciopero di 24 ore previsto per martedì. Questo si somma alle difficoltà create dal previsto sciopero del personale di Lufthansa, gettando ulteriore tensione sulla logistica nazionale. Il sindacato Gdl, rappresentante dei macchinisti, ha annunciato l’inizio dello sciopero passeggeri dalle 01:00 GMT di martedì, prolungandosi fino all’orario corrispondente di mercoledì, mentre la protesta dei servizi cargo avrà inizio alcune ore prima. La causa di questa azione, la sesta iniziata da novembre scorso, è stata attribuita al fallimento delle negoziazioni con Deutsche Bahn per migliorare le condizioni di lavoro.

Questo nuovo stop giunge a meno di una settimana da una agitazione di 35 ore che ha già messo a dura prova il settore, influenzando sia passeggeri che operazioni logistiche. Aggiungendosi alla pressione, si prevede anche uno sciopero del personale di Lufthansa negli aeroporti di Francoforte e Monaco. Il panorama tedesco sta navigando da mesi in un mare di contestazioni sindacali, amplificate da richieste salariali in un’epoca di elevata inflazione e rallentamento economico.

Il sindacato Gdl ha sottolineato il mancato ricevimento di un’offerta migliorativa da parte di Deutsche Bahn entro la scadenza imposta, portando ad una naturale conclusione di azione sindacale secondo Claus Weselsky, leader di Gdl. Deutsche Bahn aveva proposto un nuovo incontro proprio per evitare l'agitazione, esprimendo preferenza per una risoluzione negoziale.

Le richieste del sindacato non si limitano agli incrementi salariali, ma includono anche la riduzione dell’orario lavorativo settimanale da 38 a 35 ore, mantenendo inalterata la retribuzione. Come contromisura, Deutsche Bahn ha offerto un aumento salariale fino al 13% e la possibilità di una settimana lavorativa di 37 ore a partire dal 2026, nella speranza di raggiungere un accordo.