La Russia ha implementato un'innovativa tattica offensiva nel conflitto ucraino, utilizzando un ordigno aereo dalle capacità devastanti. Conosciuta come Fab-1500, questa bomba di 1,5 tonnellate, di cui quasi la metà è composta da potenti esplosivi, rappresenta una modernizzazione delle tecnologie belliche sovietiche, trasformandola in un'efficace arma planante.

Secondo quanto riportato, Fab-1500 detiene la capacità di creare crateri di 15 metri di larghezza. Questo arma viene sganciata da velivoli militari a distanze che raggiungono i 60-70 chilometri, posizionandosi così al di fuori del raggio di azione di numerosi sistemi di difesa antiaerea dell'Ucraina.

Le innovazioni non si fermano alla mera potenza distruttiva. L'ordigno è dotato di un sofisticato sistema di guida e di ali retrattili che ne guidano la discesa verso l'obiettivo con precisione. Queste caratteristiche conferiscono alla Fab-1500 un vantaggio significativo sui campi di battaglia, permettendo agli aerei russi di mantenere una distanza di sicurezza dalle difese avversarie.

Il riscontro di questa strategia è evidente nelle registrazioni video provenienti dalle aree di conflitto, in particolare nella regione di Donetsk, dove le conseguenze delle incursioni con la Fab-1500 su infrastrutture critiche come centrali termoelettriche e complessi residenziali hanno mostrato il suo vasto potenziale distruttivo.

Esperti del settore, tra cui Joseph Trevithick che ha approfondito le specifiche e l'utilizzo di questa bomba per TheWarZone, evidenziano come la Russia stia cercando di massimizzare l'effetto devastante delle sue azioni militari prima di avanzare sul terreno, utilizzando tecnologie che modificano le dinamiche del conflitto a suo vantaggio.