Il governo dello Sri Lanka ha recentemente annunciato un piano di assorbimento dei debiti che ammontano a 510 milioni di dollari per incentivare la cessione di SriLankan Airlines, la compagnia di bandiera nazionale che da tempo grava sull'economia del Paese. Tale mossa si inserisce nel contesto di un tentativo di risanamento finanziario in seguito alla grave crisi economica che ha colpito lo Stato nel 2022.

In un'ottica di rendere più allettante l'offerta per potenziali acquirenti, il ministro dell'aviazione Nimal Siripala de Silva ha dichiarato che il governo è disposto a farsi carico di circa un quarto del passivo della compagnia, che si aggira intorno ai 1,973 miliardi di dollari stimati fino a marzo 2023. Parallelamente, è previsto un ulteriore finanziamento di emergenza tra i 60 ed i 70 milioni di dollari da iniettare nel breve termine per salvaguardare l'operatività del vettore aereo e l'occupazione dei 6000 lavoratori impiegati, fino alla effettiva privatizzazione.

Il termine per la presentazione di proposte di acquisizione è stato posticipato di 45 giorni. Il ministro non ha fornito dettagli su eventuali offerte già pervenute. I tentativi passati di privatizzazione del vettore non hanno fruttato risultati soddisfacenti, nemmeno quando la compagnia è stata offerta sul mercato per la simbolica cifra di un dollaro.

In aggiunta, l'aviolinea ha recentemente dovuto gestire un'interruzione delle operazioni dovuta al ritrovamento di un roditore a bordo di uno dei suoi aeromobili, un evento che ha innescato rigorosi controlli di sicurezza.

La compagnia si era trovata in condizioni di redditività fino alla fine della partnership con la compagnia Emirates nel 2008, relazione terminata a causa di una controversia riguardante il trattamento preferenziale di passeggeri legati all'allora presidente Mahinda Rajapaksa.