Iniziata ieri una massiccia operazione nel teatro artico, classificata come "Nordic Response", alla quale prende parte la Nato insieme a forze militari provenienti da 13 Nazioni alleate e dalla Svezia, Paese in fase di adesione all'Alleanza Atlantica. La missione, destinata a durare sino al 15 marzo, si svolge principalmente in Norvegia, Svezia e Finlandia, interessando anche le rispettive zone marittime ed aeree.

Il comando aereo della Nato (Aircom), con sede a Ramstein, in Germania, ha confermato che l'esercitazione comprende l'impiego di una flottiglia di oltre 50 imbarcazioni, comprensive di sottomarini, navi da guerra come fregate e corvette, nonché portaerei ed unità anfibie. Nel dominio aereo, l'esercizio vede il dispiego di oltre 110 velivoli, tra cui gli avanzati caccia F-35B del United States Marine Corps, aeromobili per il trasporto e la sorveglianza marittima, oltre ad elicotteri ed aeromobili dedicati alle operazioni speciali.

Saranno coinvolti oltre 20.000 uomini, che gestiranno ed opereranno un imponente arsenale che include sistemi d’artiglieria, carri armati e veicoli blindati. Per la Svezia, questa rappresenta una prima apparizione in ambito Nato, che vede l'impiego di 4500 soldati e l'uso del territorio nel settore settentrionale. La Finlandia, nuova recluta dell'Alleanza dallo scorso aprile, contribuirà significativamente con oltre 4000 soldati ed una dozzina di aerei da combattimento.

L'esercitazione si colloca nell'ambito della "Steadfast Defender" ("Stde 24"), la più grande manovra militare organizzata dalla Nato da quando si è conclusa l'era della Guerra fredda, segnando un momento significativo in termini di preparazione difensiva e di integrazione tra i membri dell'Alleanza.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.