Il futuro dell'operazione di Lufthansa per acquisire il 41% di ITA Airways pende da un filo, con la compagnia tedesca che minaccia un passo indietro qualora la Commissione europea imponga condizioni troppo gravose. Durante una riunione a Bruxelles, il vettore aereo tedesco ha espresso le proprie preoccupazioni, segnalando che eventuali costi imposti per il rispetto delle norme anticoncorrenziali potrebbero superare i potenziali vantaggi derivanti dall'acquisto della compagnia italiana.

I vincoli europei mirano a prevenire una posizione dominante sul mercato che possa influenzare negativamente i prezzi dei biglietti aerei, con particolare attenzione a nodi aeroportuali importanti in Italia ed in Germania, e su itinerari di lungo raggio. Mentre il Governo italiano procede su un fronte diplomatico, Lufthansa solleva tre questioni principali: la sostenibilità economica delle condizioni, la coerenza con decisioni precedenti della Commissione in materia di acquisizioni nel settore aereo, ed il timing del verdetto finale, ora previsto per la fine del 2024.

La posizione di Lufthansa emerge in un contesto di grande attenzione verso la competitività nel mercato aereo. Al centro delle discussioni ci sono i cosiddetti "slot", o diritti di decollo ed atterraggio, in aeroporti strategici come Linate e Fiumicino, così come le dinamiche di alleanze internazionali, come quelle di Lufthansa con Air Canada ed United Airlines, che potrebbero determinare un'integrazione di mercato critica per la concorrenza.

Il cammino di ITA Airways, nel frattempo, procede con l'intento di resistere autonomamente attraverso il 2024, benché siano preclusi interventi di capitale esterno per l'intero anno, a causa delle regole Ue sugli aiuti di Stato. Nel mentre, le autorità europee continuano l'analisi del caso con il fine di emettere una decisione robusta e difendibile da possibili contenziosi legali futuri.