Le grandi società che possiedono elicotteri off-shore corrono ai ripari di fronte alla carenza di parti di ricambio per alcuni dei modelli di aeromobili più usati nel trasporto da e verso le piattaforme marittime. Una situazione denunciata più volte dall'International Association of Oil & Gas Producers (Iogp). Adesso la compagnia petrolifera norvegese Equinor ha detto basta e ha trovato un'alternativa all'elicottero Sikorsky S-92. 

L'azienda infatti oggi ha comunicato di avere concordato l'acquisto di 15 nuovi elicotteri off-shore prodotti dal costruttore statunitense Bell e dal Gruppo italiano Leonardo. L'annuncio arriva a 48 ore dall'incidente che ha coinvolto un aeromobile Sikorsky S-92A (marche LN-OIJ), precipitato il 28 febbraio in mezzo al mare in Norvegia, provocando la morte di una delle sei persone che si trovavano a bordo. L'aeromobile faceva parte della flotta dell'azienda Bristow Norway, che operava una missione Sar (ricerca e salvataggio) per contro di Equinor.

Considerato che al momento non sono note né la dinamica né la causa dell'incidente, è lecito pensare qualsiasi cosa. In ogni caso, già nel novembre 2023 l'Association of Oil & Gas Producers aveva dichiarato che la carenza di pezzi di ricambio per elicotteri Sikorsky S-92 "sta ponendo problemi significativi sia per la sicurezza che per l'operatività: i tassi di affidabilità sono scesi dal 92%, la norma del settore, a circa l'80%". Una situazione davvero al limite, tanto che pochi giorni dopo, l'amministratore delegato di Bristow Group, Chris Bradshaw, rivelava che la sua azienda aveva avviato una campagna mondiale di "cannibalizzazione" di componenti per S-92 per "mantenere in volo gli elicotteri".

Adesso la compagnia petrolifera norvegese Equinor è passata ai fatti, acquistando 10 nuovi elicotteri Bell 525 e 5 AW-189 di Leonardo. Saranno consegnati tra il 2025 ed il 2030. "Questi tipi di aeromobili integreranno l'attuale Sikorsky S-92. Tutti e tre i modelli soddisfano severi requisiti di sicurezza", ha specificato Kjetil Hove, vicepresidente esecutivo, Exploration & Production di Equinor Norvegia. La sicurezza appunto: una parola non a caso. Tanto che Equinor ha tenuto a precisare di avere coinvolto "tutti i sindacati" nell'acquisto, e che "le trattative contrattuali erano state completate prima dell'incidente del 28 febbraio". 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.