Sanzioni Enac a Linate confermate dalla Cassazione
Quelle imposte per infrazioni nella corsia di fronte all'aeroporto
La Corte di cassazione ha stabilito la validità delle sanzioni imposte dalla Polizia locale di Milano per infrazioni registrate dalle telecamere nella corsia riservata di fronte all'aeroporto di Linate. In base alla sentenza n° 5124/2024, la Cassazione ha risolto una questione che aveva generato diversi appelli con decisioni diverse nei gradi di giudizio inferiori.
Il caso ha origine dalla condizione unica dell'aeroporto di Linate, la cui area si estende maggiormente su Segrate e Peschiera Borromeo, ma sotto la giurisdizione vigilata dal corpo di Polizia milanese. L'assenza di accordi formali tra i Comuni implicati ha creato incertezza in merito alla legittimità di tale vigilanza, una situazione che ha assunto particolare rilievo con l'incremento dei verbali emessi in seguito all'installazione di sistemi di controllo automatici.
La sentenza si basa sulla legge 33/2012, che consente alle autorità aeroportuali dell'Enac (Ente nazionale aviazione civile) di istituire corsie speciali presso gli scali, garantendo accessi limitati e controlli per agevolare la sicurezza. L'ordinanza Enac per l'aeroporto di Linate ha designato le Polizie locali dei tre Comuni come entità sanzionatorie.
Con questa decisione, il più alto tribunale italiano sottolinea che l'autorità dell'Enac è unitaria ed include tutti gli enti di polizia che operano nell'area, ponendo le basi per una competenza condivisa che non subordina il territorio comunale a quello aeroportuale.
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