Il presidente di Regione Veneto, Luca Zaia, ha fatto sapere in questi giorni che non si intrometterà nello scontro tra la società di gestione Save, che controlla lo scalo "Marco Polo" di Venezia-Tessera, e l'amministrazione locale del capoluogo lagunare, guidata da Luigi Brugnaro. Al centro del contendere la richiesta di sopprimere il contributo d'imbarco pari a 2,5 Euro imposto dal comune. Nel merito si attende la decisione del Consiglio di Stato.

"Quando noi litighiamo, i nostri spazi vengono occupati da altri". Occorre "una ricomposizione tra questi due player importanti del contesto economico istituzionale del Veneto, che sono Comune ed aeroporto: se si fa squadra si produce molto di più. Enrico Marchi pone una questione economica e io non sono un esperto per analizzare la ricaduta; dall'altra parte c'è il sindaco Brugnaro, anch'egli imprenditore che sa di cosa parla. Spero davvero che si trovi una ricomposizione", ha dichiarato Zaia.

Di recente il presidente di Save, Marchi, aveva inviato una lettera al presidente del Veneto, Luca Zaia, ed al sindaco, Luigi Brugnaro, in cui chiedeva di togliere la tassa comunale di imbarco. Un emolumento chiesto oggi da gran parte delle compagnie aeree, mentre Ryanair ha annunciato lo spostamento della base a Trieste, che ha azzerato il contributo. Da qui la protesta di Save: "Dev'esser chiaro che Venezia crescerà nel 2024, ma sono i vettori low-cost che ci fanno fare i numeri", ha affermato Camillo Bozzolo, direttore commerciale e sviluppo Aviation della società di gestione aeroportuale. 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.