La cessione di slot aeroportuali e di rotte internazionali sono due dei principali "sacrifici" che la Direzione generale della commissione europea per la concorrenza, guidata da Margrethe Vestager, chiede al vettore aereo tedesco Lufthansa ed al ministero dell’Economia e delle finanze (Mef) italiano prima di dare il via libera alla privatizzazione della compagnia di bandiera ITA Airways. Questa sarebbe costretta anche ad aiutare le aerolinee rivali. 

Un tema rilanciato dal quotidiano italiano "il Corriere della Sera", che cita fonti interne all’antitrust europeo. Queste ultime spiegano che ITA Airways e Lufthansa potrebbero anche trovarsi vettori rivali ai quali non solo cedere finestre di volo ma persino supportarli per un po’ di tempo ad operare quelle rotte. Ad esempio United Airlines, alleata commerciale di Lufthansa, dovrebbe cedere alcuni voli tra Europa e Stati Uniti, a tutto vantaggio dei concorrenti di ITA e Lufthansa, che avrebbero a disposizione alcune tra le rotte in assoluto più redditizie. 

Ma non è tutto qui. I "remedies" chiesti da Bruxelles impongono ad ITA-Lufthansa anche la sottoscrizione di accordi di code-share con chi subentra; la fornitura a proprie spese di servizi di handling; l'accesso alla compagnia rivale sul proprio programma fedeltà e nelle lounge aeroportuali per i clienti business. "Il danno così è duplice: non solo ITA e Lufthansa, secondo Bruxelles, dovrebbero accettare di fare a meno di diversi milioni di Euro di ricavi all’anno, ma si vedrebbero pure costrette a spendere soldi in più, per 3-5 anni, perché l’aviolinea che subentra possa effettuare quel collegamento", spiegano le fonti interne all’antitrust europeo. 

"La sensazione -concludono- è che la direzione generale della concorrenza Ue non abbia il coraggio di bloccare la fusione e stia facendo di tutto per spingere Lufthansa, società quotata e che quindi deve rispondere ai board ed agli azionisti, o ad accettare enormi sacrifici o ad abbandonare l’accordo con il ministero dell'Economia italiano".