Aeroporti italiani in vendita
Società di gestione alla ricerca di nuovi azionisti e capitali
Numerose società di gestione degli aeroporti italiani, da nord a sud, da est ad ovest, sono in cerca di nuovi azionisti e di un'iniezione di capitali per finanziare i progetti di rilancio degli scali e gli investimenti in opere di sostenibilità. Un esempio su tutti è la compagnia di investimento Ardian, che ha già avviato la cessione del 49% della sua quota detenuta in 2iAeroporti, che controlla una decina di scali in tutta la Penisola.
"Il settore è molto dinamico ed è ritornato attrattivo. Soprattutto per quegli scali medio-grandi da almeno cinque milioni di passeggeri. Per questo è auspicabile che la politica, che finora ha dedicato con il Pnrr pochissime risorse a questo settore, decida di intervenire con una regolamentazione mirata, che incentivi gli investimenti a sostegno del rilancio degli scali", spiega Andrea Giuricin, esperto del settore e professore dell'Università "Bicocca" di Milano.
Un affare da capogiro che vale un miliardo di Euro, considerato che F2i gestisce Napoli-Capodichino e Salerno (tramite gestore Gesac), Torino-Caselle (Sagat), Alghero-Fertilia (Sogeaal), Olbia-Costa Smeralda (Geasar), Trieste-Ronchi dei Legionari (Afvg), Bologna-Panigale (AdB), cui si aggiunge una presenza non di maggioranza in Milano-Linate e Milano-Malpensa (Sea).
Altro affare importante riguarda la società aeroportuale Save (controlla Brescia, Treviso, Verona, Venezia): in uscita i soci Dws ed Infravia, così come Finint. Anche il gestore Gesap, che controlla lo scalo "Falcone e Borsellino" di Palermo-Punta Raisi, e la società Sac, che controlla il "Vincenzo Bellini" di Catania-Fontanarossa, studiano la possibilità di cedere parte delle loro quote.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency