L'agenzia di intelligence del ministero della difesa ucraino ha segnalato un incremento nell'uso dei terminali Starlink da parte delle forze russe impegnate nel conflitto. Un esempio di tale utilizzo è stato evidenziato dalla pubblicazione da parte di Kiev di un'intercettazione che si ritiene dimostri l'adozione di tali tecnologie di comunicazione avanzate, originariamente sviluppate dall'impresa spaziale SpaceX di Elon Musk, in situazioni operative.

Il portavoce dell'intelligence, Andry Yusov, ha espresso osservazioni sull'ampliamento dello spettro d'uso di Starlink nelle attività belliche russe, riferendosi ad eventi specifici: “Abbiamo riscontrato diversi episodi in cui invasori russi hanno fatto ricorso a tali dispositivi e questa tendenza sta guadagnando una certa sistematicità", riportato dall'agenzia "Ukrinform".

Dettagli forniti dall'intelligence indicano l'installazione di tali dispositivi nelle unità della 83esima brigata di assalto aereo russa, attualmente operante nella regione di Donetsk, nelle aree geografiche di Klishchiivka ed Andriivka. L'utilizzo di Starlink per stabilire connessioni internet in zone di conflitto dimostra l'importanza crescente di soluzioni di comunicazione satellitare in ambito militare, specie in scenari dove la rete terrestre è compromessa o inesistente.

La rivelazione su questa pratica sottolinea la doppia faccia della tecnologia: se da un lato essa è un mezzo per garantire connettività anche in situazioni estreme e può supportare iniziative umanitarie, dall'altro può anche essere adattata per scopi militari, sollevando interrogativi sul controllo e l'uso appropriato delle infrastrutture di comunicazione satellitare in contesti bellici.