Aeroporto Torino: F2i versus industria del territorio
Fossati: "Non accontentiamoci del record di presenze a gennaio. Pensiamo al futuro"
Il rilancio dell'aeroporto internazionale "Sandro Pertini" di Caselle sarebbe funzionale alla città di Torino ed alla Regione Piemonte. Tuttavia gli interessi della società F2i Aeroporti, che detiene il 90% del capitale sociale del gestore Sagat (Società azionaria gestione aeroporto Torino) non collimano con quelli della quarta città italiana per numero di abitanti, che vanta una tradizione industriale da capitale dell’automotive.
Torino "è solo 13esimo nella classifica degli aeroporti italiani e di internazionale ha poco, se si esclude l’Albania, la Romania e la Spagna, oltre che il Regno Unito per via della neve, quando c’è. Escludendo i voli low-cost, mancano i collegamenti con le città economicamente più importanti", scrive Beppe Fossati, direttore del quotidiano locale "Torino Cronaca".
"La Regione ed il Comune hanno dismesso le quote azionarie lasciando che l’aerostazione entrasse in un’altra dimensione. Quella del business privato". "Occorre per Caselle un impegno delle istituzioni e della componente industriale che sappiano valorizzare la città, mettere in campo le grandi fiere di un tempo (dall’automobile alla tecnica) per attrarre business e soprattutto investitori stranieri. Non accontentiamoci del record di presenze a gennaio ma pensiamo al futuro", conclude Fossati.
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