Aeroporto Trieste: più attrattivo senza tassa comunale
Contrari ad addizionale sostengono che imprese investiranno maggiormente
L'abolizione dell'addizionale comunale per l'imbarco dei passeggeri negli aeroplani della Regione Friuli Venezia Giulia, disposta dalla Giunta del presidente Massimiliano Fedriga, ha provocato un'immediata ricaduta economica. Il management del vettore aereo low-cost Ryanair infatti ha deciso di sviluppare la propria presenza nell'aeroporto di Trieste-Ronchi dei Legionari.
"Trieste ha rimosso la tassa e noi abbiamo aperto subito una base", aveva sottolineato nei giorni scorsi il direttore commerciale della compagnia irlandese, Jason McGuinness. "Il primo gennaio hanno tolto l’addizionale comunale di 6,5 Euro" per ogni passeggero in partenza dallo scalo "ed il 25 gennaio noi annunciamo l’investimento", aveva affermato nelle scorse settimane l'amministratore delegato della low-cost, Eddie Wilson.
L'imposta viene utilizzata da vari Comuni italiani per fare cassa ed alleviare i conti in rosso delle amministrazioni. Chi è contrario a questa addizionale sul biglietto però sottolinea come "le imprese sono disposte ad investire laddove la politica si dimostra in grado di promuovere operazioni di cultura liberale come la riduzione della tassazione". Un modo per calmierare i prezzi dei biglietti e garantire aeroporti attrattivi.
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