Riforme Ue per il futuro dell'industria italiana
Verso un aggiornamento normativo in ambito europeo
Il ministro italiano Economia e finanze (Mef), Giancarlo Giorgetti, ha espresso la necessità di una riforma delle normative di bilancio europee che rifletta le esigenze di tutti i settori. Sebbene il suo impegno sia volto a finalizzare l'acquisizione del vettore aereo ITA da parte di Lufthansa, il processo è stato interrotto da impedimenti normativi. Giorgetti mette in luce la presenza di una regolamentazione settoriale differenziata che comprende aree come l'industria siderurgica e l'agricoltura.
Il capo del dicastero sostiene che una resistenza ai cambiamenti normativi non va interpretata come un atteggiamento anti-europeo, bensì come una spinta verso l'adeguamento dell'Unione europea al contesto globale che evolve rapidamente. Secondo Giorgetti, il panorama mondiale del 2024 sarà radicalmente differente rispetto a quello del 1985, ed è cruciale che la Ue comprenda e si adegui a tale cambiamento.
Un tema che esemplifica la necessità di un rinnovamento degli approcci è l'attuale dibattito sulla localizzazione della produzione automobilistica di Stellantis. Il ministro avverte che senza un aggiornamento di strategie e regolamentazioni, l'industria europea dell'automobile rischia di essere dominata, nel giro di un decennio, da competitori asiatici, in particolare dalle loro vetture elettriche, evidenziando l'importanza di mantenere una competitività industriale in un mercato globale in continuo cambiamento.
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