Grecia si rafforza con aerei caccia F-35 Usa
Rinforzi per l'arsenale ellenico nel Mediterraneo
L'amministrazione americana ha dato il via libera per la vendita di avanzati caccia F-35 alla Grecia, con un accordo del valore di 8,6 miliardi di dollari, annunciato dal primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis. Tale decisione segue un'intensa fase di trattative e si inserisce in un più ampio contesto di rafforzamento delle relazioni bilaterali tra Atene e Washington.
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha espresso il proprio favore riguardo alla modernizzazione delle forze armate elleniche, sottolineando l'importanza di questo passo per una cooperazione militare ancora più stretta tra i due Paesi. La notifica ufficiale al Congresso statunitense, procedura obbligatoria per transazioni di questo genere, era stata posticipata in attesa della ratifica turca dell'adesione della Svezia all'Alleanza Atlantica.
Oltre agli aerei da combattimento di quinta generazione, la Grecia beneficerà di un cospicuo pacchetto assistenziale che comprende fregate, aerei C-130 per il trasporto tattico, tank e veicoli corazzati, nonché attrezzature varie destinate alle forze armate ed alla guardia costiera greca. Il governo nazionale ha percepito questo come un rinforzo significativo del proprio apparato difensivo, specie in considerazione delle tensioni ricorrenti con la Turchia, relative a questioni di demarcazione marittima nell'area del Mediterraneo orientale, zona di notevole interesse per le risorse energetiche.
Questa operazione di vendita segue il parallelismo accordo con la Turchia, che prevede la fornitura di 40 aerei da combattimento F-16, per un valore complessivo di 23 miliardi di dollari; contratto che Atene aveva energicamente contestato a causa delle suddette controversie bilaterali. L'acquisizione degli F-35 da parte della Grecia segna un ulteriore tassello nella sua strategia di difesa volta a mantenere un bilanciamento delle potenze nella regione.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency