Il Gruppo statunitense Boeing è stato denunciato da sei passeggeri che si trovavano a bordo dell'aereo B-737 Max 9 (marche N704AL) della compagnia statunitense Alaska Airlines (volo AS1282) a cui si è distaccato un portellone (plug door) in volo, costringendo il comandante ad invertire la rotta per tornare all'aeroporto di partenza, a Portland, negli Stati Uniti, dove ha effettuato un atterraggio di emergenza. Al momento l'aerolinea ha offerto ai passeggeri un rimborso di 1500 dollari. 

Un'altra bega per la società statunitense, che si aggiunge alle ripercussioni industriali che l'incidente sta avendo. Ciò ha infatti determinato la messa a terra di 171 velivoli 737 Max 9 in servizio negli Stati Uniti, oltre che lo stallo su alcune consegne di aeromobili alle aerolinee e l'avvio di un'indagine approfondita da parte della Federal Aviation Administration (Faa) americana, sotto forti pressioni da parte della politica nazionale. 

Adesso, sei passeggeri del volo AS1282 chiedono di essere risarciti. La denuncia contro Boeing riguarda le presunte lesioni fisiche riportate durante l'inconveniente del 5 gennaio scorso: commozione cerebrale, contusioni, difficoltà respiratorie, sanguinamento alle orecchie, oltre ad un trauma emotivo. Nella denuncia presentata al tribunale di Seattle anche un riferimento a "maschere di ossigeno inutilizzabili", secondo quanto scrive il quotidiano americano "Washington Post". 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.