Per la prima volta in Italia un drone militare MQ-9 Predator B, prodotto dall'azienda General Atomics, ha utilizzato le stesse rotte normalmente dedicate al traffico aereo civile per aeromobili con pilota a bordo. Il volo è stato operato ieri pomeriggio, mercoledì 20 dicembre, da una unità dell'Aeronautica militare italiana, in sinergia con l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac). L'obiettivo è sperimentare la coesistenza fra droni militari ed aeromobili civili. 

La missione sperimentale è tra le prime del genere in ambito europeo. Il test prevedeva un'approfondita pianificazione delle attività di volo, con il coinvolgimento di tutti gli attori, per garantire la sicurezza delle operazioni aeree nel rispetto del principio dell'uso flessibile dello spazio aereo. 

A livello operativo, la Società nazionale per l'assistenza volo (Enav) ed il Comando della squadra aerea dell'Aeronautica militare, hanno finalizzato un protocollo per il coordinamento della fornitura dei servizi assicurati dai controllori del traffico aereo militari e civili di Roma e di Brindisi. L'obiettivo della sperimentazione, infatti, è la revisione della normativa nazionale che regola la circolazione degli aeromobili militari a pilotaggio remoto, ponendo l'Italia tra i primi Paesi in grado di orientare la normativa di settore.