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ITA Airways (2): ex Alitalia chiedono 9 milioni di arretrati

C'è il rischio che i 53 dipendenti debbano restituire a Inps la cassa integrazione

Almeno 53 dipendenti del vettore aereo di bandiera ITA Airways, ex lavoratori di Alitalia riassunti a giugno 2023 su decisione di un Tribunale del lavoro, chiedono all'attuale compagnia di Stato di percepire 9,4 milioni di Euro di retribuzioni arretrate dal 15 ottobre 2021. Al momento della nascita di ITA, infatti, queste 53 persone facevano parte dei 3500 lavoratori (su 7000) non ripescati da Alitalia in amministrazione straordinaria, lasciati in cassa integrazione. 

Questo il caso: a giugno 2023 un giudice del lavoro di Roma ha disposto la riassunzione di 77 ex dipendenti dell'ex Alitalia. Il motivo? È stata "accertata la sussistenza del trasferimento di ramo d’azienda" tra la vecchia e la nuova compagnia. ITA è obbligata ad assumerli e a pagare "le retribuzioni maturate".

Per questo motivo i ricorsisti, scaduto il periodo previsto per legge, hanno ottenuto il pignoramento preventivo di una somma pari a 9,4 milioni di Euro (6 milioni di salari più una quota maggiorata del 50%) giacente su un conto dell’azienda. ITA ritiene che quegli arretrati non debbano essere pagati: tra le motivazioni, il fatto che da ottobre 2021 a giugno 2023 questi lavoratori hanno percepito la cassa integrazione. Il contenzioso continua, e c'è il rischio che i 53 dipendenti debbano restituire all’Inps più di quanto spetterebbe loro da ITA.

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