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Aeroporto Napoli (2), costretti a scegliere: lavoro o salute?

Studio su impatto economico scalo non nasconde dati su inquinamento acustico

Lavoro o salute? Se lo chiedono i napoletani. Un aut aut che costringe circa 3 milioni di cittadini a scegliere un'alternativa. O uno o l'altra. Lo studio del centro di ricerca Nomisma misura in 4,2 miliardi di Euro le ricadute economiche (dirette ed indirette) delle attività dell'aeroporto "Ugo Niutta" di Capodichino. Una infrastruttura che offre lavoro a circa 112.000 individui, sempre al centro delle polemiche per l'inquinamento acustico ed ambientale.

La società Gestione servizi aeroporti campani (Gesac), del Gruppo F2i, è sempre nell'occhio del ciclone. Ci prova il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a stemperare le tensioni: "Siamo impegnati a migliorare la viabilità dell'intera area ed il sistema di accoglienza ai visitatori. Dobbiamo poi lavorare insieme a Gesac per realizzare progetti di sostenibilità ambientale. Sarà infine determinante il completamento della linea 1 della metropolitana che ci renderà definitivamente alla pari con le capitali europee".

Ma è un buco nell'acqua. Anche perché lo studio è stato commissionato a Nomisma proprio da Gesac, che gestisce lo scalo partenopeo. "I dati emersi dalla ricerca confermano la valenza strategica dell'aeroporto di Napoli", commentano i vertici di Gesac. Come potrebbero dire il contrario? I numeri dell'analisi non nascondono il problema: "Dalle ore 6:12 conto aerei ogni 3-4 minuti. La situazione è insopportabile, non è possibile né sentire la televisione, né parlare al telefono", lamentava un cittadino. Uno di quelli che hanno fatto causa a Gesac. Chissà che la sentenza del Tribunale non porti consiglio. 

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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