Brasile: Iata chiede riduzione costi carburante aereo
"Prezzi cherosene hanno raggiunto livello eccessivamente elevato"

La International Air Transport Association (Iata), organizzazione che raduna vettori aerei di tutto il mondo, ha esortato la compagnia petrolifera statale brasiliana Petrobras a modificare il sistema di pagamento del carburante per aerei che utilizza nel Paese latino-americano. L'obiettivo di questa richiesta è quello di ridurre i prezzi del cherosene che hanno raggiunto un livello "eccessivamente elevato", ha dichiarato Iata.
I prezzi locali "non riflettono la realtà di un Paese produttore di petrolio". "La posizione monopolistica di Petrobras ed i costi amministrativi aggiuntivi addebitati dai fornitori si traducono in prezzi del carburante per aerei artificialmente gonfiati", ha affermato Peter Cerda, a capo dell'ufficio Iata per le Americhe. Parole che fanno eco a quelle dell'amministratore delegato dell'aerolinea Azul, John Rodgerson, che lamentava: il Brasile ha "il carburante più costoso del mondo".
Questa la replica di Petrobras: "È importante sottolineare che il mercato brasiliano è aperto alla libera concorrenza e non esistono restrizioni legali, regolamentari o logistiche per altre società, che possano agire come produttori o importatori di carburante per aerei". Secondo la compagnia petrolifera i prezzi del cherosene sono calati in media del -6% dal primo dicembre, riducendosi complessivamente del -19,6% quest'anno.
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency