Nelle stesse ore in cui Bruxelles riceveva la notifica ufficiale dell'accordo fra il Governo italiano ed il Gruppo tedesco dell'aviazione Lufthansa sulla privatizzazione del vettore aereo di bandiera ITA Airways, il Consiglio di Stato italiano accoglieva il ricorso di un lavoratore dell'ex-aerolinea Alitalia, che chiedeva di accedere ai documenti necessari per sostenere in giudizio il suo diritto ad essere riassunto in ITA.

I giudici hanno affermato così il diritto dei dipendenti ex-Alitalia ad accedere agli atti ed ai documenti che riguardano la procedura di cessione ad ITA del ramo d'azienda "Aviation" dalla vecchia aerolinea di bandiera. Il Consiglio di Stato ha infatti stabilito che non si possano accampare esigenze di segretezza commerciale ed industriale, poiché non possono ritenersi compromessi gli interessi di natura professionale e finanziaria.

In ballo ci sono 2722 lavoratori altamente professionalizzati che lavoravano per la ex-compagnia di bandiera Alitalia, e che non sono stati riassunti nel nuovo vettore aereo di Stato, ITA Airways. Queste persone, una volta terminati nel 2024 gli ammortizzatori sociali riconosciuti ad Alitalia in amministrazione straordinaria, rischiano di restare a casa senza lavoro. Un problema sociale, considerato che molti di loro hanno 40-50 anni e famiglie a carico. 

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