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Finisce in Tribunale la querelle Aeroitalia-Atim

Il dissidio sul contratto per una campagna pubblicitaria

Il dissidio fra la compagnia Aeroitalia e l'Agenzia per il Turismo e per l'internazionalizzazione delle Marche (Atim) sull'accodo pubblicitario finirà nelle aule di Tribunale. Ad annunciarlo è lo stesso management del vettore aereo italiano. Al centro della querelle c'è un presunto tradimento degli impegni presi sull'utilizzo del logo "Let's Marche" sulla livrea dei velivoli, seguita dallo stop ai nuovi collegamenti per Bucarest, Vienna e Barcellona. 

L'amministratore delegato dell'aerolinea, Gaetano Intrieri, ha spiegato nel dettaglio la vicenda su Facebook: A maggio "veniamo contattati dal management dell'aeroporto di Ancona che ci invita a prendere nota della pubblicazione del bando sulla continuità territoriale per le rotte verso Roma Milano e Napoli. Rispondo che le rotte previste non sono economicamente sostenibili in quanto prevedono due aeromobili basati in loco ed un numero di ore volo complessive non sufficiente a garantire le economie di scala necessarie per basare due velivoli". 

"Atim -prosegue il manager- si impegna nel promuovere il logo 'Let's Marche' attraverso una campagna pubblicitaria che prevede il logo su un nostro aeromobile più l'esposizione dello stesso nella nostra pubblicità locale dal primo ottobre 2023 e per un anno". II 31 luglio viene firmato il contratto Atim-Aeroitalia ed il corrispettivo per la campagna "viene fissato in 750.000 Euro più Iva". 

"Abbiamo investito in questo accordo circa 150.000 Euro fidandoci dell'Atim e del contratto firmato", decorando un aereo con il logo, ricostruisce Intrieri. Ad ottobre Aeroitalia invia la prima fattura di 250.000 Euro a cui Atim risponde "che la fattura non può essere ritenuta valida. Sgomenti scopriamo che quel contratto in realtà non ha seguito delle procedure burocratiche che andavano probabilmente seguite. Quando per caso veniamo a conoscenza che la stessa Atim era pronta a firmare un contratto per decine di milioni di Euro con Ryanair", Atim avrebbe provato a rimediare, ma Aeroitalia avrebbe risposto picche, "essendo venuto meno il rapporto di fiducia".

A quel punto Aeroitalia decide di "non investire ulteriormente sulle Marche", annunciando il futuro stop (tra 11 mesi) ai voli della continuità territoriale e dando "mandato ai nostri avvocati di procedere contro Atim per i danni cagionati", conclude l'amministratore delegato di Aeroitalia, Marco Bruschini, a capo dell'Agenzia regionale per il turismo, replica di avere solo evitato uno spreco di denaro pubblico che poteva configurarsi addirittura come aiuto di Stato, messo al bando dall'Unione europea. Il caso finirà in Tribunale.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

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