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Israele: Hamas libera ostaggi

Ecco perché Tel Aviv non ha ancora attaccato Gaza via terra

Ripreso all'alba, dopo 11 ore di relativa calma, il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele. Tel Aviv ha fatto sapere che nelle ultime 24 ore ha colpito oltre 400 obiettivi delle milizie di Hamas. Intanto si registra il decesso di tre italo-israeliani che risultavano dispersi. Israele ragiona su un possibile attacco via terra, ma al momento la questione è al vaglio degli strateghi militari.

"Purtroppo anche Nir Forti è deceduto. Era l'ultimo dei tre italo-israeliani dispersi. Mi stringo al dolore dei suoi genitori, che avevo incontrato durante la visita a Tel Aviv. Morire a 29 anni, barbaramente ucciso dai terroristi, è profondamente ingiusto. Prego per te", ha scritto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un post sui social network. Gli altri due italiani deceduti sono Eviatar Mosche Kipnis e Lilach Lea Havron

Intanto, le milizie di Hamas liberano alcuni ostaggi. Egitto e Qatar mediano con le milizie della Striscia di Gaza per favorire il rilascio di altri israeliani rapiti. Intanto, il premier Benjamin Netanyahu ed i vertici militari valutano la possibile incursione a Gaza, continuamente rinviata per due motivi: sia perché Israele non può perdere i buoni rapporti con il mondo arabo (Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Egitto, Giordania, Arabia Saudita); sia perché, essendo costretta ad attaccare per difendere un territorio che rappresenta il rifugio per gli ebrei di tutto il mondo (prima e dopo la Shoah), dovrà farlo senza mettere in pericolo la vita di centinaia di ostaggi ebrei nelle mani di Hamas.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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