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Convegno Aeroporti 2030 (3): il nodo Pnrr

Bignami: "Dobbiamo saper cogliere le opportunità derivanti per rilanciare il settore"

Il viceministro alle Infrastrutture ed ai trasporti, Galeazzo Bignami, che detiene una specifica delega governativa per la gestione del trasporto aereo, è intervenuto ieri al convegno "Aeroporti e digitale", organizzato in Senato da Aeroporti 2030, l'associazione che raduna alcune delle principali società di gestione. Al centro del suo intervento l'utilizzo dei fondi del Piano nazionale ripresa resilienza (Pnrr). 

"Come Governo stiamo portando avanti il tavolo sul trasporto aereo per sviluppare politiche unitarie a sostegno delle reti aeroportuali e rafforzare le sinergie a tutela dell'interesse complessivo. Dobbiamo saper cogliere le opportunità derivanti dal Pnrr per rilanciare il settore, ridurre tempi di attesa e burocrazia, garantendo al contempo i massimi livelli di sicurezza. È importante, dunque, il dialogo fra i diversi operatori", ha dichiarato il politico. 

L'Italia infatti "sconta purtroppo un ritardo in tema aeroportuale dovuto al fatto che il Pnrr non lo ha potuto contemplare, se non per una quota ridotta di 110 milioni di Euro, legati ad alcuni specifici progetti di digitalizzazione. Sull'assunto, che è un po' un'aporia -ha aggiunto Bignami- che il trasporto aereo inquina e quindi non va incentivato. A nostro modo di vedere è un po' il contrario: se una forma di trasporto è così inquinante, ammesso e non concesso che lo sia, bisognerebbe incentivarne l'implementazione ai fini di una maggiore ammissibilità nell'ottica delle emissioni di Co2". 

"Questo ritardo -aggiunge- è stato in parte colmato dalla capacità di alcuni aeroporti, penso a Malpensa ed a Fiumicino, però forse ancora c'è qualcosa da fare". Sulla digitalizzazione "abbiamo aperto un tavolo finalizzato alla promozione in tempi rapidi ma comunque parte del piano nazionale aeroporti, che stiamo faticosamente portando avanti al Mit, in cui c'è evidentemente anche la capacità di ascoltare, di tradurre in azione concreta queste istanze che vengono formalizzate, perché il trasporto aereo è per sua natura un settore che deve prestarsi all'aggiornamento costante e continuo, la digitalizzazione è una pietra familiare in questo, altrimenti rischiamo di segnare un ritardo significativo rispetto ad altre esperienze europee e non solo".

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

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