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Alluvione in India: elicotteri in azione

I soccorritori sono alla ricerca di circa cento persone disperse

A quattro giorni dal crollo della diga Teesta 3 che ha ucciso almeno 52 persone nella parte nord-orientale dell'India, gli elicotteri dell'aeronautica militare sono riusciti finalmente ad atterrare sulle aree colpite per effettuare le prime missioni Sar (Search and Rescue) nell'area dell'Himalaya. Il disastro è stato causato da un cedimento strutturale del manufatto di cemento dopo le abbondanti piogge che avevano gonfiato la diga. 

L'acqua ghiacciata ha inondato la valle spazzando via ponti e case. In migliaia sono fuggiti dall'area, ma le forze dell'ordine, la protezione civile ed i militari hanno riferito che mancano all'appello circa 100 persone disperse. Adesso, grazie al miglioramento delle condizioni meteorologiche nello Stato del Sikkim, gli elicotteri sono arrivati nel distretto di Mangan, il più colpito, per aiutare circa 3000 turisti rimasti isolati nell'area.

Domenica sera, quando il cielo aveva iniziato a schiarirsi e la pioggia si era calmata, 89 turisti bloccati a causa delle strade spazzate via dalla furia dell'acqua, sono stati salvati ed imbarcati a bordo di un aereo dal nord del Sikkim. Altri 10 viaggiatori, tra cui cinque cittadini thailandesi, sono riusciti a mettersi in salvo con l'assistenza dei soccorritori. 

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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