Aeroporto Washington: lite per una pistola in borsa
Busch (sicurezza scalo): "Nessuna scusa valida per ignorare presenza di un'arma"
L'affiatamento e la fiducia sono la base di un matrimonio solido. Non è andata così ad una coppia di coniugi fermata al varco per i controlli di sicurezza presso l'aeroporto nazionale "Ronald Reagan" di Washington, negli Stati Uniti. L'uomo ha incolpato la moglie dopo che gli agenti della Transportation Security Administration (Tsa) hanno scoperto una pistola carica all'interno del bagaglio a mano del marito. Ed è scoppiata la lite.
Forse il piccolo battibecco è finito dopo che ai due è stato comunicato che ciò potrebbe comportare una pesante multa di 15.000 dollari. Dopo aver messo i bagagli nella macchina a raggi X, è scattata l'ispezione a mano. Ai due passeggeri è stato impedito di superare i controlli di sicurezza. Dunque, interdetto l'imbarco, i due viaggiatori hanno perso il volo. Ed è scoppiata la lite: l'uomo ha negato di sapere che l'arma fosse all'interno, accusando la moglie di avere preparato la sua borsa.
Si tratta di episodi che negli Stati Uniti sono abbastanza frequenti. Basti pensare che quella era stata la sesta arma da fuoco intercettata all'aeroporto di Washington nelle ultime tre settimane. Secondo l'agenzia Tsa, nel 2023 in America sono state sequestrate 6542 armi da fuoco in 262 check-point di sicurezza aeroportuali. Di queste, l’88% era carico. "Non ci sono scuse ragionevoli per ignorare che stai trasportando una pistola carica nella borsa", è stato il commento di John Busch, direttore sicurezza all’aeroporto "Ronald Reagan".
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