Kiev ha annunciato il decesso dell'ammiraglio russo Viktor Sokolov, in seguito all'attacco militare condotto dalle forze militari ucraine contro il quartier generale della flotta russa del mar Nero, situato a Sebastopoli (in Crimea), di cui il comandante della forza navale era a capo. L'operazione ucraina, pianificata nella giornata di venerdì 22 settembre, assume così una forza simbolica senza pari. 

"La realtà è inesorabilmente alle calcagna. La Crimea sarà sicuramente smilitarizzata e liberata", aveva affermato sui social network il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, rivendicando l'attacco missilistico. Secondo Kiev l'attacco è avvenuto durante una "riunione dei leader della marina russi", alla quale l'ammiraglio stava partecipando. 

Tuttavia, la notizia del decesso di Sokolov, ammiraglio 61 enne originario della Moldavia, non è stata per il momento confermata dalle autorità russe. Se così fosse, sarebbe l'ufficiale russo di più alto grado ad essere stato ucciso dall'inizio dell'intervento armato in Ucraina nel febbraio 2022. Dal canto suo, Kiev sostiene che ad oggi sei generali russi hanno perso la vita in combattimento.