Taglio voli Ryanair: Cgil chiede incontro al Mimit
"Urso convochi un tavolo congiunto con l'aerolinea, i gestori aeroportuali ed i sindacati"
La Federazione dei trasporti del sindacato Cgil (Filt) ha chiesto al ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), Adolfo Urso, di convocare un tavolo di confronto per trovare soluzioni al taglio dei voli annunciato dall'aerolinea low-cost irlandese Ryanair. Una forma di protesta contro la decisione del Governo Meloni di introdurre un tetto ai prezzi dei biglietti aerei su alcune rotte, per ridurre la speculazione durante il picco della domanda di viaggi.
"La prima cosa che il ministro Urso dovrebbe fare è convocare un tavolo congiunto con Ryanair, le gestioni aeroportuali ed i sindacati. Il ministro dovrebbe chiedere alla compagnia aerea non solo conto delle tariffe ma anche dei contratti a ribasso che applica al proprio personale e perché l'aerolinea continua ad avere un atteggiamento ostativo nei confronti del sindacato, pur essendo stata condannata più volte per comportamento antisindacale", hanno dichiarato dal sindacato Filt-Cgil nazionale.
"Purtroppo se Ryanair -hanno aggiunto- oggi ricatta lo Stato italiano e da anni calpesta i diritti dei lavoratori è grazie all'assenza di una politica industriale nazionale per l'intero comparto del trasporto aereo. Ciò ha permesso a Ryanair di mettere in competizione aeroporti italiani fra di loro, negoziando tariffe sempre più a ribasso".
In merito al taglio delle rotte per le isole come ritorsione contro il decreto del Governo, il presidente dell'Autorità di regolazione dei trasporti (Art), Nicola Zaccheo, intervistato dal quotidiano "La Stampa", ha dichiarato: "Anche in questo caso la competenza non è la mia, ma sono stato presidente Enac e non mi sottraggo. È pieno diritto delle compagnie cambiare la programmazione dei voli, ma non lo può fare da un giorno all'altro. Ci sono regole da rispettare, stagione per stagione".
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