Interrogazione: dati Ispra su incendi boschivi; iniziative ed investimenti
Creare sistema controllo territorio per individuare e spegnere focolai prima che fiamme diventino ingestibili
Presentata dall'onorevole Angelo Bonelli (Alleanza verdi e sinistra)
"Al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, al ministro dell'Interno.
Per sapere, premesso che:
secondo i dati dell'Ispra (Istituto superiore protezione e ricerca ambientale) –23 agosto 2023– è aumenta l'estensione delle aree percorse da grandi incendi boschivi in Italia, prossimi a 64.000 ettari di cui più di 100.000 ettari di ecosistemi forestali;
le foreste coinvolte risultano in gran parte macchia mediterranea e leccete (63 per cento) e superfici ricoperte da boschi e rimboschimenti di conifere (20 per cento);
l'89 per cento delle aree bruciate finora sono in Sicilia (72 per cento) e Calabria (17 per cento). Le province con la maggiore superficie interessata da incendi sono: Palermo (oltre 15.800 ha, di cui il 20 per cento foreste), Reggio Calabria (più di 8500 ettari, il 17 per cento foreste), Messina (oltre 5300 ettari, il 19 per cento di foreste), e Siracusa (oltre 4300 ettari, il 23 per cento di foreste);
in crescita anche il numero di aree naturali protette con ecosistemi forestali percorsi da incendio. Le aree protette maggiormente colpite sono in provincia di Palermo (7), Caltanissetta (7), Siracusa (3) ed Agrigento (3);
nella giornata del 28 agosto in tutta la Sicilia gli incendi sono stati oltre 50. Di questi 20 nella sola provincia di Palermo. Nei giorni precedenti a causa di un incendio è rimasto chiuso per ore l'aeroporto di Trapani. Un altro rogo ha costretto i soccorritori a sgomberare la Tonnara di Scopello: circa 200 turisti sono stati portati in salvo via mare;
nelle stesse giornate le fiamme hanno attaccato la vegetazione della zona di Montecorvo, nel comune di Forio (Ischia), poi si è diffuso in una ampia area dell'Epomeo, arrivando a lambire alcune abitazioni e diverse famiglie hanno dovuto abbandonare le proprie case;
'è inaccettabile che dopo tutto quello che è accaduto nei mesi scorsi ed anche nelle scorse settimane, non sia ancora stata allestita una adeguata macchina di prevenzione ed intervento rapido', queste le parole di amministratori degli Enti locali. Sarebbe opportuno ripristinare il Corpo forestale dello Stato;
si assiste con profonda preoccupazione alla drammatica escalation degli incendi che stanno devastando il nostro territorio: preoccupante è il silenzio del Governo di fronte alla crisi climatica che sta mettendo in ginocchio il Nord con gli eventi meteo estremi ed il Sud con gli incendi;
dopo gli ultimi incendi il numero di ettari bruciati ad agosto sale a 11.102, portando il dato annuale ad oltre 67 mila ettari bruciati, 10 mila in più rispetto al 2022. Questi numeri sono un campanello d'allarme che non si può più ignorare;
i recenti roghi che hanno colpito la Sicilia sono solo l'ultimo capitolo di una triste storia che si ripete anno dopo anno. Il forte vento di scirocco ha reso queste fiamme ancora più distruttive, mettendo a rischio vite umane e causando danni irreparabili all'ambiente;
contemporaneamente in molte parti d'Italia si reclama lo stato di calamità a causa degli eventi estremi: trombe d'aria, allagamenti, danni a case ed imprese ormai sono all'ordine del giorno. È evidente che occorre un intervento immediato e deciso per rafforzare il nostro sistema di difesa dagli incendi e dagli eventi estremi–:
se i ministri interrogati non ritengano necessario creare urgentemente un sistema di controllo del territorio che consenta sia di individuare e spegnere i focolai prima che le fiamme diventino ingestibili sia, nel caso di allerte per gli eventi estremi, di mettere in sicurezza case ed attività produttive;
quali iniziative ed investimenti urgenti intendano porre in essere sia per proteggere il nostro patrimonio ambientale e culturale, sia per fronteggiare la crescente crisi climatica utilizzando da subito i 2,7 miliardi di Euro della tassa sugli extraprofitti delle multinazionali energetiche voluta dal Governo Draghi, magari aggiungendo anche altre somme ricavabili dagli accertamenti fiscali nei confronti dei colossi dell'energia". (4-01501)
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency