Turchia: roghi bruciano il nord-ovest
Oltre 30 aeromobili antincendio in azione, evacuate più di 1000 persone
La Turchia è divorata dalle fiamme. Diversi roghi sono attivi da due giorni nella parte nord-occidentale del Paese. Gli incendi stanno devastando in particolare le province di Hatay, Mersin e Çanakkale, dove più di 1000 persone sono state evacuate, come hanno riferito i media locali. In azione elicotteri ed aerei antincendio, oltre che varie squadre a terra di vigili del fuoco, intervenuti per tenere sotto controllo le fiamme che infuriano da 48 ore.
Secondo quanto riferisce il quotidiano turco "Milliyet" almeno 1104 persone sono state fatte allontanare per precauzione da 10 villaggi. Un altro media locale, "Daily Sabah", riporta che i roghi sono stati causati da un'ondata di caldo eccezionale che sta colpendo in prevalenza il sud-ovest del Paese. Le previsioni meteo preannunciano poi un aumento delle temperature e forti venti nei prossimi giorni, il che rischia di innescare nuovi incendi.
Coinvolti nelle operazioni di spegnimento almeno otto aerei antincendio, 26 elicotteri e circa 180 autopompe. A Çanakkale, dopo più di 20 ore di sforzi continui, l'incendio rimane incontrollato. Il ministro dell'interno turco, Ali Yerlikaya, ha affermato che "sono state mobilitate tutte le istituzioni e le organizzazioni competenti, che sono prontamente arrivate sulla scena. Abbiamo monitorato attentamente la situazione con i droni e stiamo compiendo enormi sforzi per evitare che l’incendio si diffonda ulteriormente".
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency