Al via oggi in Sudafrica la 15esima edizione del vertice Brics, acronimo costituito dall'iniziale dei Paesi che compongono l’alleanza (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) formata da ex-economie emergenti, che puntano oggi a creare un blocco che possa contrapporsi al G7, bilanciando l’influenza dell’Occidente. Il summit principale si tiene a Johannesburg, durerà tre giorni (23-25 agosto), ma gli incontri sono cominciati già ieri con i "Brics Business Forum". 

Il presidente russo Vladimir Putin è intervenuto ieri con un discorso video pre-registrato lungo 17 minuti, in cui ha dichiarato che la "de-dollarizzazione" dei legami economici fra i Paesi del Brics è un "processo irreversibile, attaccando le sanzioni economiche comminate dall'Occidente contro Mosca per via dell'invasione militare in Ucraina. Ha poi aggiunto di essere pronto a tornare agli accordi sul grano, solo se verranno rispettati anche gli obblighi verso la Russia.

Dall'incontro fra Xi Jinping e Cyril Ramaphosa, rispettivamente presidenti di Cina e Sudafrica, è emerso che "il dialogo ed il negoziato sono l'unica opzione praticabile per risolvere il conflitto ucraino e continueranno a promuovere i colloqui per la pace ed a svolgere un ruolo costruttivo nella risoluzione politica della questione". 

Il blocco dei Paesi Brics, fondato nel 2009, ospita il 40% della popolazione mondiale ed è responsabile di oltre il 30% della produzione economica globale. Più di 20 Stati avrebbero chiesto di aderire a questa alleanza: tra cui Arabia Saudita, Iran ed Emirati Arabi Uniti. Attesa oggi la presenza al vertice anche del ministro degli esteri saudita Faisal bin Farhan, del presidente iraniano Ebrahim Raisi, del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.