Navaid su decreto legge asset ed investimenti: norme riguardanti personale Alitalia
Lettera inviata al premier Meloni ed a due ministeri
L'associazione nazionale personale navigante del trasporto aereo (Navaid) ha inviato nei giorni scorsi una lettera indirizzato al presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni ed ad ministri del Lavoro e quello dell'Economia e delle finanze, avente per "oggetto: decreto legge asset ed investimenti – Norme riguardanti il personale Alitalia
Egregio presidente del Consiglio,
la scrivente Associazione professionale è venuta a conoscenza dell’intenzione del Governo di prorogare la cassa integrazione per i lavoratori Alitalia fino ad ottobre 2024, tra i quali si annoverano centinaia di piloti ed assistenti di volo, rimasti in cassa integrazione, (molti cinquantenni), che non sono mai stati chiamati da Italia trasporto aereo contrariamente a quanto falsamente indicato dalla dirigenza di ITA. Le indiscrezioni, che speriamo siano smentite dal Governo, indicano come l’integrazione al reddito venga ancora una volta ridotta al 60% ma, cosa assolutamente inaccettabile, questa sarebbe addirittura oggetto di un tetto che inciderebbe solo sui piloti ed assistenti di volo. Confidiamo che queste indiscrezioni siano smentite perché si tratterebbe di una iniziativa 'iniqua' che vedrebbe il Governo non riconoscere le professioni, gli enormi sacrifici e selezioni che hanno vissuto e superato queste categorie di lavoratori, la loro esperienza lavorativa, in una logica di appiattimento verso il basso del lavoro. Tale ipotesi inoltre chiuderebbe definitivamente ogni ipotesi conciliativa in seno alle cause legali dei lavoratori nei confronti di ITA in seno al riconoscimento dell’articolo 2112.
La nostra associazione è in grado di proporre delle soluzioni ma fino ad oggi, nonostante varie richieste di convocazione, non abbiamo mai ottenuto alcun riscontro dai suoi ministri in indirizzo. I piloti e gli assistenti di volo stanno incontrando enormi difficoltà da quando hanno subito presunte discriminazioni nelle assunzioni, avvenute da parte ITA, compagnia di proprietà del ministero dell’Economia e delle finanze. A questo si aggiunga che successivamente gli stessi lavoratori sono stati sottoposti ad un taglio dell’integrazione al reddito nel corso del 2023 che è passata dall’80% al 60%. In queste ore sembrerebbe al vaglio del consiglio dei ministri un provvedimento a valere per il 2024 che istituirebbe un tetto mensile all’integrazione al reddito che coinvolgerebbe di fatto solo queste categorie di lavoratori. Mentre nel 2021 il Governo Draghi fu costretto a reperire risorse nella legge finanziaria a causa del Covid e blocco del traffico aereo che non riusciva ad alimentare il Fondo di solidarietà del trasporto aereo, oggi questo non è necessario in quanto il Fsta gode di entrate considerevoli e di cassa grazie alla forte ripresa del traffico aereo. Basta attingere al Fondo così come previsto, senza utilizzare risorse di bilancio distogliendole dall’attività del Governo. Si ricorda a proposito che il Fsta non è più dal 2014 un Fondo per il sostegno al reddito ma un Fondo di solidarietà il cui scopo è proprio quello di poter affrontare casistiche come quella attuale dei lavoratori Alitalia e di altre aziende nella stessa situazione, ossia di aziende che si trovano con lavoratori in cassa integrazione che non possono venire riqualificati e riassorbiti ma che non arrivano ai requisiti minimi pensionistici. Con un ulteriore drammatico taglio all’integrazione dei redditi di piloti ed assistenti di volo sarà lecito aspettarsi l’avvio di altre cause per discriminazione nelle assunzioni da parte di centinaia di lavoratori che sono stati esclusi da qualsivoglia proposta di assunzione di ITA. Ad oggi, tra l’altro, la compagnia non ha ancora ottemperato alla sentenza del consiglio di Stato in merito alla richiesta di fornire i criteri selettivi osservati nelle assunzioni. Si aggiungerebbero quindi altre centinaia di cause contro ITA oltre a quelle di cui all’articolo 2112 codice civile.
Riserviamo inoltre molti dubbi in seno alla legittimità anche costituzionale di un tetto all’erogazione dell’integrazione al reddito che colpirebbe solo alcune categorie di lavoratori di una stessa azienda.
Confidiamo che un’iniziativa che non ha precedenti per imparzialità e mancanza di proporzionalità e rispetto nei confronti di categorie di veri e propri professionisti non possa vedere la luce durante il Suo Governo.
Distinti saluti per Navaid e Naca Piloti Alitalia e Cyl comandante Danilo Baratti – comandante Franco Zorzo – comandante Daniele Pinori".
AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency